Vignaioli del Morellino di
Scansano: dalle radici verso il futuro della denominazione, il parere degli
esperti
Le
prospettive, le criticità e le potenzialità del Morellino di Scansano Docg sono
stati i temi affrontati durante la presentazione del libro “Vignaioli del
Morellino di Scansano – le radici profonde di un vino antico e di una moderna
cantina” che si è tenuta ieri presso il Teatro Castagnoli di Scansano
La presentazione del libro “Vignaioli del Morellino di
Scansano – le radici profonde di un vino antico e di una moderna cantina”, ieri
a Scansano, è stata l’occasione per un’interessante discussione sul tema delle
prospettive della denominazione del Morellino di Scansano e del suo territorio.
L’obiettivo della tavola rotonda era quello di partire dalle radici del
territorio, analizzate nel libro che ripercorre la storia della zona di
Scansano e della sua cantina cooperativa, per vedere quali sono le prospettive
per il futuro. L’incontro, moderato da Francesco Gentili ha avuto la
partecipazione di grandi esperti di storia e archeologia, del vino ma anche
della gastronomia, una scelta basata sulla consapevolezza che il vino deve
essere necessariamente comunicato assieme al cibo e al suo territorio. A
partecipare, tra gli altri, Fausto Arrighi (giornalista, già direttore
della Guida Michelin), e Enzo Vizzari (direttore delle Guide de
L’Espresso), oltre allo chef Archangelo Dandini (patron dell’Arcangelo e
di Supplizio).
In particolare, il direttore delle Guide dell’Espresso
Enzo Vizzari ha evidenziato come per il vino siano fondamentali tre
elementi: la qualità, il presupposto essenziale, l’identità e per
finire lo studio del mercato. La qualità del Morellino di
Scansano c’è già, «è un vino con tanta storia ma moderno come gusti e come
capacità di sposarsi bene alla gastronomia. Anche l’identità c’è: il Morellino
è riconoscibile».
A questo punto Vizzari ha domandato cosa si faccia per
rendere visibile e riconoscibile la qualità e le peculiarità di questo vino
muovendo la sua decisa critica: «Non si percepisce il minimo segnale di
comunicazione della denominazione Morellino in Italia», ha detto. Per questo
«diventa essenziale fare uno studio di mercato e decidere di conseguenza le
scelte da fare». Secondo Enzo Vizzari, «il Morellino non è mai stato venduto
come merita di essere venduto. Fate delle cose buone, a volte molto buone ma
dovete farlo sapere. Svegliatevi!». In questo diventa essenziale non solo il
ruolo dei produttori, ha poi spiegato Vizzari, ma di tutto il territorio,
inclusi i ristoranti. E anzi in questo caso il territorio penalizzato
dall’assenza di una ristorazione d’eccellenza che faccia da supporto al
Morellino e il Morellino manca ancora dalle carte dei vini dei ristoranti
importanti.
Del resto, come invece ha sottolineato Fausto
Arrighi, già direttore della Guida Michelin, «il ristorante non è
solo un piatto, ma un luogo di piacere: tutto quello che gira attorno al cibo è
fondamentale, il servizio e anche il vino». E ancora: «oggi nella ristorazione
a volte si va più verso la tecnica che verso l’anima».
Queste considerazioni sulla denominazione del
Morellino di Scansano sono state di particolare impatto vista la presenza,
oltre alle autorità locali, anche degli altri produttori della zona e di
rappresentanti del Consorzio di Tutela del Morellino di Scansano. Il presidente
della Cantina, Benedetto Grechi, in merito alle parole di Vizzari ha anzi
risposto: «Questo “svegliatevi” mi conforta. Abbiamo infatti già iniziato da
alcuni anni a investire per portare i nostri vini all’estero e queste parole
vogliono dire che abbiamo fatto la scelta giusta e che la direzione è quella».
Come ha poi spiegato il Direttore della Cantina Sergio
Bucci, chiudendo i lavori della tavola rotonda, «Abbiamo coinvolto tanti
esperti di vino ma anche di gastronomia perché siamo convinti che non si può
parlare di vino senza parlare di un territorio e della sua cucina. Il Morellino
di Scansano è cresciuto tanto, ma è cresciuto solo in Italia. Se si vuole
puntare verso l’alto, partendo da queste radici, bisogna puntare anche verso
l’estero e il nostro approccio è oggi proprio quello di partire da un’attenta
analisi del mercato per definire le strategie che ci permetteranno di
raggiungere i nostri obiettivi».
Oggi più che mai diventa essenziale fare sistema.
Fonte: Corriere del Vino
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