Finalmente anche il “piccolo” Molise inizia a dare prova di
interpretazioni del territorio di maggiore interesse, mentre la Calabria
continua a presentare una produzione a due velocità che, comunque, ci
lasciano ben sperare
Molto lentamente, ma anche l'enologia molisana sta cambiando,
registrando finalmente qualche timida evoluzione che dà conto di un
territorio con una grande vocazione alla viticultura sino a ora
mortificato da interpretazioni tutte potenza e internazionalità, o
marcate da ingenuità, spinte rustiche o un debole troppo dichiarato per
l'enologia moderna. Ma qualcosa sta cambiando, dicevamo. E il territorio
inizia a diventare protagonista.
Che la Calabria possa esprimersi con
un buon livello qualitativo, invece, non è una novità. Ma ancora vediamo
una regione a due velocità: da una parte un piccolo gruppo di
produttori che non ha nulla da invidiare ai colleghi di altre regioni,
che in questi anni hanno investito (anche molto) sulla ricerca, nei
vigneti e in cantina e che oggi riscontrano un netto miglioramento della
qualità e della continuità produttiva; dall’altra, quelli che iniziano
ora e ancora non trovano continuità nei risultati. Anche la
distribuzione sul territorio registra grosse differenze per produzione e
qualità.
TRE BICCHIERI 2015. MOLISE
Aglianico 2010 Borgo di Colloredo
TRE BICCHIERI 2015. MOLISE
Aglianico 2010 Borgo di Colloredo
Molise Rosso Don Luigi Ris. 2011 Di Majo Norante
TRE BICCHIERI 2015. CALABRIA
Grisara 2013 Ceraudo
Magno Megonio 2012 Librandi
Masino 2012 iGreco
Moscato Passito 2013 Viola
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