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Vino&Social

Report sul marketing del vino avverte: bisogna aumentare attività su Facebook
La pubblicazione di Mastermind Consulting
Mastermind Consulting, una società di consulenza di marketing di Sydney specializzata in digital media e social, ha rilasciato una white paper dal titolo: The State of the Australian & New Zealand Wine Industry su Facebook


Prima nel suo genere, la pubblicazione si concentra in particolare sull'industria vinicola australiana e neozelandese - che in fatto di ricerca sono da sempre i Paesi più all'avanguardia - per fornire le tendenze generali e le strategie che le aziende vinicole devono prendere in considerazione come parte del loro piano di marketing.

Con 16 milioni di australiani e neozelandesi che trascorrono più di otto ore al mese in internet (Marzo 2015) e con il 46 per cento di condivisioni su social network, è risultato che è Facebook la piattaforma su cui le cantine devono puntare per avere maggiore visibilità e feedback dei consumatori.

Attualmente ci sono più di 30 milioni di imprese su Facebook, con circa due milioni di inserzionisti in competizione tra loro. Eppure, come nel caso di Australia e Nuova Zelanda, le cantine sono ancora piuttosto lente ad adottare questa popolare piattaforma, uno strumento che è invece di grande aiuto per la costruzione di una community forte.

Rispetto ad altri mercati verticali di settore, la dimensioni delle community legate al vino su Facebook sono piuttosto piccole, dove anche la presenza dei grandi marchi si configurano in relazione alla spesa complessiva che viene dedicata al marketing.

La relazione di Mastermind Consultingprende in esame un campione di 51 cantine, con più di 2500 marchi anedotticamente ricercati al fine di trarre delle conclusioni su: dimensione community, numero di visite effettuate, interazioni e l'impatto che queste hanno avuto sul loro successo.

Il documento raccomanda alle cantine "10 suggerimenti" per migliorare le loro performance di marketing su Facebook, e quattro casi di studio riferiti ad aziende vinicole della Nuova Zelanda, che rappresentano interessanti esempi di come i loro marchi hanno performato con successo la loro campagna di marketing negli ultimi anni.

I punti chiave del report includono:

La maggior parte delle marche di vini australiani e neozelandesi hanno una community con meno di 2000 fans - e questo spesso si traduce in un raggio d'azione organicamente limitato.

Il coinvolgimento di molte pagine aziendali è basso (circa l'uno per cento in media), indipendentemente dalla dimensione del marchio, con contenuti non necessariamente attraenti per i consumatori.

Non sempre i marchi più grandi hanno i migliori livelli di interazione, spesso sono i marchi di media dimensione ma con un solido piano di marketing che ottengono più successo.

C'è molto poco uso di video come parte del giusto mix di informazioni delle cantine. Le statistiche mostrano che oltre il 50 per cento degli utenti di Facebook australiani guardano almeno un video al giorno.

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