L’EUROPA DEL VINO QUALI POLITICHE ATTUARE PER RESTARE COMPETITIVI
Concluso ad Expo il convegno "Competitività del vino in Europa". I punti chiave: riduzione tasse import, sostegno Istituzioni Ue a promozione ed educazione vino
Eliminare le barriere, riprendere i negoziati con Cina e Usa, tutelare i territori e le etichette attraverso un’Unione Europea più attiva nei negoziati internazionali.
Queste le principali conclusioni raggiunte ieri, durante il convegno “Competitività del vino in Europa”, organizzato dalla Commissione Europea, che ha riunito all’Expo di Milano il Gotha internazionale del vino.
Alla tavola rotonda le principali organizzazioni rappresentative dell’universo enologico in Europa, le grandi aziende (tra cui Zonin, Torres, Mumm, Perrier Jouet) e alcuni rappresentanti istituzionali dell’Ue.
A condurre il dibattito tra luci e ombre delle politiche europee Davide Gaeta, docente di Agribusiness alla Facoltà di Economia dell’Università di Verona e co-proprietario dell’Azienda Eleva nella Valpolicella Classica.
Tra le misure da intraprendere subito per rendere l’Europa del vino davvero competitiva nel mondo una riduzione delle tasse sull’import, accordi bilaterali con i Paesi più attivi nell’export e un sostegno concreto da parte delle Istituzioni Ue nella promozione delle etichette europee in nuovi mercati.
Tra le misure da intraprendere subito per rendere l’Europa del vino davvero competitiva nel mondo una riduzione delle tasse sull’import, accordi bilaterali con i Paesi più attivi nell’export e un sostegno concreto da parte delle Istituzioni Ue nella promozione delle etichette europee in nuovi mercati.
Un sostegno che - secondo i produttori – dovrebbe essere più mirato, concentrato sull’educazione al vino e al cibo di qualità.
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