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“Progetto Vienergy”

“Innovazione e ricerca per l’agricoltura verde: Collaborare per cooperare”
I risultati del “Progetto Vienergy”: Agricoltura verde, innovazione e ricerca

L’Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), in collaborazione con Legacoop Sicilia e l’Enea (Agenzia Nazionale per le Nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile), ha organizzato il 4 novembre scorso ad Ecomondo di Rimini il convegno “Innovazione e ricerca per l’agricoltura verde: Collaborare per cooperare”, all’interno del quale sono stati illustrati i risultati del “Progetto Vienergy”, finanziato con i Fondi comunitari del PO Italia-Malta 2007-2013, sull’utilizzo dei sottoprodotti vitivinicoli come materie prime per l’energia verde.

Tecnici e ricercatori dei diversi istituti hanno illustrato un progetto innovativo per la maggiore sostenibilità del sistema di produzione del vino e gli impatti ambientali collegati alla coltivazione del vigneto, al processo di vinificazione per la produzione di una bottiglia di vino.

Un sistema innovativo, messo a punto e testato in Sicilia, che, a partire dalla captazione e dallo stoccaggio della CO2 proveniente dalla fermentazione dei mosti, attraverso un processo chimico di conversione della CO2 che fa uso di energia elettrica rinnovabile o low cost, porta alla produzione di metano da riutilizzare nei mezzi agricoli per la coltivazione delle vigne o per il trasporto. Nel corso dell’incontro è stato presentato un prototipo di metanatore da 30 kW.

L’idea di sviluppo circolare si evidenzierà tramite l’iniziativa, proposta per la prima volta in Sicilia e in Italia, di produzione di un metano di sintesi (CH4) ottenuto dalla combinazione di uno scarto, la CO2 di fermentazione dei mosti, con idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili.

La produzione dell’idrogeno, può avvenire, infatti, tramite idrolisi dell’acqua, utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili (tipicamente fotovoltaica o minieolica) direttamente connesse all’impianto di metanazione o utilizzando energia marginale, low-cost, della rete elettrica nazionale, nel qual caso l’impianto di produzione dell’idrogeno, assumendo la funzione di accumulo regolabile di energia, avrebbe un evidente effetto stabilizzante e smart sulla rete elettrica stessa.

Tra i relatori, il dott. Giuseppe Gullo della Lega Coop Sicilia, il direttore di IRVO, dott. Lucio Monte, l’enologo Mario Ragusa e i ricercatori ENEA Andrea Capriccioli e Francesco Cappello. 

Ha coordinato gli interventi il prof. Antonello Pezzini del Comitato Economico e Sociale Europeo mentre le conclusioni sono state affidate a l’ing. Biagio Bergesio, Responsabile Energia sostenibile e rinnovabili di Legacoop Agroalimentare.

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