GAMBERO ROSSO, L'ESPRESSO E SLOW WINE LE 3 GUIDE PIU' CREDIBILI PER I CONSUMATORI
TRA I BIANCHI TRIONFANO GLI AUTOCTONI. VERDICCHIO IL PIU' PREMIATO D'ITALIA
CREDIBILITA’ GUIDE: GAMBERO ROSSO MANTIENE LA LEADERSHIP
Con 0,88 punti la guida del Gambero Rosso è la pubblicazione più apprezzata e credibile per i consumatori italiani. E’ questo il risultato della seconda parte dell’indagine condotta da Micozzi, che ha misurato l’indice di credibilità delle principali 8 guide, attraverso interviste dirette a un campione rappresentativo della popolazione italiana. Secondo posto per la guida de L’Espresso che riagguanta la seconda posizione con 0,73, dopo averla lasciata ai 5 grappoli di Bibenda l’anno scorso. Quest’ultima, con un indice che si ferma solo a 0,70, vede scavalcarsi anche dalla più giovane guida Slow Wine (indice di 0,72). In calo il gradimento per la storica guida Veronelli, ferma in quinta posizione con 0,55 a pari merito con Vitae, al suo secondo anno di vita. Chiudono la classifica, ViniBuoni d’Italia (0,49) e Doctor Wine (0,42) che non riesce ad incrementare la sua fama come la coetanea Vitae.
La “classifica di gradimento” delle guide:
Vini d’Italia – Gambero Rosso
0,88
L'Espresso
0,73
Slow Wine
0,72
5 grappoli – Bibenda
0,70
Veronelli
0,55
Vitae - AIS
0,55
ViniBuoni
0,49
Doctor Wine
0,42
TRA I BIANCHI TRIONFANO GLI AUTOCTONI. VERDICCHIO IL PIU' PREMIATO D'ITALIA
Verdicchio, poi Fiano, Friulano, Soave e Trebbiano d'Abruzzo. È la classifica dei vini bianchi fermi più premiati dalle principali guide italiane, realizzata da Gabriele Micozzi, docente di marketing dell’Università Politecnica delle Marche, per conto dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini – IMT e presentata oggi a Jesi assieme alla campionessa di fioretto e ambasciatrice del Verdicchio, Elisa Di Francisca.
L’indagine, basata su un indice sintetico che ha coniugato i risultati dei vini che si sono aggiudicati almeno un premio nelle 8 principali guide (Vini d’Italia del Gambero Rosso, Bibenda, I Vini d’Italia de L’Espresso, I vini di Veronelli, Slow Wine, Vinibuoni d’Italia, Guida essenziale ai vini d’Italia e Vitae), ha visto primeggiare per il terzo anno consecutivo l’autoctono marchigiano di Jesi e Matelica. Nel dettaglio, nella speciale classifica riservata agli autoctoni, sono 61 i premi ricevuti dal Verdicchio, seguito dal Fiano – in grande crescita con 43 riconoscimenti, 8 in più rispetto al 2014 – che supera in rimonta il Friulano (37). Al quarto posto il veronese Soave (32, +4 sull’anno scorso) e poi il Trebbiano d’Abruzzo (16 premi, -3). Cambia poco se agli autoctoni si aggiungono tutte le tipologie di vini bianchi: immutato il podio, mentre il Soave è raggiunto dal Sauvignon al quarto posto a pari merito e il Trebbiano d’Abruzzo esce dalla top 10 per fermarsi soltanto al dodicesimo posto (l’anno scorso era decimo).
“Il crescente numero di riconoscimenti per il Verdicchio - ha detto Alberto Mazzoni, direttore di IMT (il consorzio che con 780 aziende e 16 denominazioni rappresenta l'82% dell'export delle Marche) - conferma la qualità ormai diffusa sul territorio, con quasi un terzo delle aziende premiate che producono oltre 5mila bottiglie. Obiettivo ora è incrementare le vendite in Italia, che esprime il 52% del fatturato dell'imbottigliato, e nel mercato nordeuropeo. Ma soprattutto - ha concluso Mazzoni - a fronte di una qualità universalmente riconosciuta, è indispensabile puntare alla crescita del prezzo medio a bottiglia”.
Classifica autoctoni“Il crescente numero di riconoscimenti per il Verdicchio - ha detto Alberto Mazzoni, direttore di IMT (il consorzio che con 780 aziende e 16 denominazioni rappresenta l'82% dell'export delle Marche) - conferma la qualità ormai diffusa sul territorio, con quasi un terzo delle aziende premiate che producono oltre 5mila bottiglie. Obiettivo ora è incrementare le vendite in Italia, che esprime il 52% del fatturato dell'imbottigliato, e nel mercato nordeuropeo. Ma soprattutto - ha concluso Mazzoni - a fronte di una qualità universalmente riconosciuta, è indispensabile puntare alla crescita del prezzo medio a bottiglia”.
Verdicchio
|
Fiano
|
Friulano
|
Soave
|
Trebbiano d'Abruzzo
| |
5 grappoli - Bibenda
|
12
|
10
|
3
|
4
|
3
|
Slow Wine
|
13
|
11
|
7
|
4
|
5
|
Vini d’Italia – Gambero Rosso
|
11
|
5
|
2
|
7
|
2
|
L'Espresso
|
4
|
3
|
2
|
5
|
1
|
Veronelli
|
0
|
0
|
0
|
0
|
0
|
ViniBuoni
|
13
|
7
|
11
|
8
|
2
|
Doctor Wine
|
1
|
3
|
3
|
2
|
1
|
Vitae - AIS
|
7
|
4
|
9
|
2
|
2
|
TOTALE
|
61
|
43
|
37
|
32
|
16
|
Con 0,88 punti la guida del Gambero Rosso è la pubblicazione più apprezzata e credibile per i consumatori italiani. E’ questo il risultato della seconda parte dell’indagine condotta da Micozzi, che ha misurato l’indice di credibilità delle principali 8 guide, attraverso interviste dirette a un campione rappresentativo della popolazione italiana. Secondo posto per la guida de L’Espresso che riagguanta la seconda posizione con 0,73, dopo averla lasciata ai 5 grappoli di Bibenda l’anno scorso. Quest’ultima, con un indice che si ferma solo a 0,70, vede scavalcarsi anche dalla più giovane guida Slow Wine (indice di 0,72). In calo il gradimento per la storica guida Veronelli, ferma in quinta posizione con 0,55 a pari merito con Vitae, al suo secondo anno di vita. Chiudono la classifica, ViniBuoni d’Italia (0,49) e Doctor Wine (0,42) che non riesce ad incrementare la sua fama come la coetanea Vitae.
La “classifica di gradimento” delle guide:
Vini d’Italia – Gambero Rosso
0,88
L'Espresso
0,73
Slow Wine
0,72
5 grappoli – Bibenda
0,70
Veronelli
0,55
Vitae - AIS
0,55
ViniBuoni
0,49
Doctor Wine
0,42
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