Passa ai contenuti principali

Senarum Vinea. Il vino di Siena

Senarum Vinea: primo innesto dei vitigni antichi
Un altro passo verso il vino di Siena.

Cinque rossi (Mammolo, Gorgottesco, Canina, Prugnolo Gentile e Giacchè) e due bianchi (San Colombano e Procanico), sono i sette vitigni selezionati nell’ambito del progetto “Senarum Vinea”, le vigne di Siena, ideato nel 2008 dal Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche dell'Università di Siena e promosso dall'Associazione Nazionale Città del Vino.

Il progetto vuole prendere in esame il paesaggio urbano della città, indicando alcune possibili forme di recupero e valorizzazione di vitigni antichi presenti all’interno del centro storico e nelle immediate vicinanze delle mura medievali.

Questi antichi vitigni saranno innestati in viti di Sangiovese coltivate presso l’Azienda Castel di Pugna di proprietà del conte Luigi Fumi Cambi Gado, che è partner del progetto che vede coinvolti anche il Comune di Siena, l’Università degli Studi, la Camera di Commercio, l’Istituto Agrario di Siena “Bettino Ricasoli”, oltre ad altri partner tecnici e scientifici. 

L’obiettivo, oltre alla salvaguardia della biodiversità rappresentata da questi vitigni a rischio di estinzione, è anche quello di arrivare alla produzione di un “vino di Siena” (Senarum Vinum), che possa rappresentare l’identità eroica della città.

L’innesto è programmato per il 27 maggio e per l’occasione l’Azienda Castel di Pugna ha organizzato un evento, che si terrà a partire dalle ore 17, durante il quale saranno presentati gli sviluppi del progetto “Senarum Vinea” con una visita guidata ai filari delle viti innestate cui seguirà una breve conferenza che si terrà nei saloni messi a disposizione dell'Azienda Castel di Pugna; a chiusura dell'evento l’Azienda offrirà un buffet all'insegna dei prodotti tipici del territorio.

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece