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La settima arte di scena a Bologna

Cinema ritrovato e Sotto le stelle. A Bologna, dopo il Biografilm Festival, continua la stagione estiva del grande cinema 
Dalle origini del cinema con i fratelli Lumière all’opera muta di Buster Keaton, dai primordi del cinema a colori giapponese e nei film sovietici del “disgelo” fino al capitolo riservato alla riscoperta dell’opera di Mario Soldati. Dal 25 giugno al 2 luglio al via il XXXesimo festival dedicato ai migliori film restaurati in 35mm e digitale e, fino al 15 agosto, "Sotto le stelle del cinema" nell'ambito di bè bolognaestate.

La XXX edizione del festival “Il Cinema Ritrovato”, promosso dalla Cineteca di Bologna, è in programma dal 25 giugno al 2 luglio con oltre quattrocento film organizzati in una ventina di sezioni; oltre centocinquanta muti, accompagnati da musicisti e compositori che presenteranno in 5 sale della città i migliori restauri da tutto il mondo, e con una mostra dedicata agli inventori della settima arte: Auguste e Louis Lumière. Sipario alzato poi a Piazza Maggiore per Sotto le stelle del cinema, manifestazione, realizzata nell’ambito di bè #bolognaestate, che raccoglierà ogni sera migliaia di persone davanti ai grandi classici della storia del cinema.

Dopo Biografilm, che giunto alla sua dodicesima edizione ha confermato anche quest’anno la capacità di affiancare all’interno del suo programma i grandi maestri del panorama cinematografico mondiale ai nuovi talenti, Bologna si appresta a far proseguire la stagione estiva dedicata al grande cinema con un programma ricco di grandi eventi.

Si parte con Il Cinema Ritrovato ed il Paradiso dei cinefili: 400 film in otto giorni con i migliori restauri da tutto il mondo. Quest'anno la kermesse ospita una mostra d'eccezione: “Lumière! L’invenzione del cinematografo” la cui inaugurazione avverrà il 24 giugno dal suo curatore Thierry Fremaux, direttore dell’Institut Lumière di Lione, e che resterà aperta fino a gennaio 2017 nello Spazio Sottopasso in Piazza Maggiore, a due passi dal grande schermo dove, come da tradizione, si concluderanno tutte le serate del “Cinema Ritrovato” e adiacente al “Modernissimo” (ex cinema Arcobaleno), che proprio la Cineteca sta riportando all'antico splendore.

L’avventura e gli esperimenti della famiglia che ha inventato la “fotografia in movimento” saranno raccontati da un’eccezionale raccolta di materiali originali, anche grazie al contributo delle collezioni del Museo nazionale del Cinema di Torino e della Cinémathèque Royale de Belgique. Per l’occasione saranno proiettati alcuni dei numerosissimi primi film restaurati dal laboratorio della Cineteca di Bologna, "L'Immagine Ritrovata", che costituiscono il cofanetto Lumière! I film che hanno inventato il cinematografo 1890-1905 (DVD/BluRay + booklet), con una selezione di 114 film dei fratelli Lumière.

“Un evento curato dall’Institut Lumière che per la prima volta varca i confini della Francia”, racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. “L’avventura della famiglia che ha inventato il Cinematografo: Antoine, pittore e fotografo, i due figli Louis e Auguste così capaci che, ancora adolescenti, prendono le redini dell’industria di famiglia. È Louis infatti, appena diciassettenne, ad inventare la famosa Etiquette Bleue, una lastra fotografica, per l’epoca, molto sensibile che consente, per la prima volta, di fissare e riprodurre il movimento. Lo stabilimento dei Lumière è la prima industria fotografica d’Europa, e nel 1884 conta già più di 250 dipendenti. È in quegli stessi anni che si scatena una gara a colpi di brevetti ed invenzioni tra Europa e Stati Uniti: la fotografia in movimento è l’oggetto di una ricerca incessante, la cui epopea potremo raccontare anche grazie al contributo delle collezioni del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cinémathèque Royale de Belgique. Sarà Louis ad inventare il Cinématographe: i Lumière sono gli ultimi inventori e allo stesso i primi autori e programmatori del cinema. Dal 1896 il Cinématographe Lumière restituisce il mondo al mondo. Per la prima volta tutti possono ammirare immagini in movimento di tutti i luoghi del pianeta. E i protagonisti non sono solo i reali e le grandi personalità, ma gli uomini e le donne, le città, i paesaggi di tutti i paesi del mondo. Ai Lumière non si deve solo il cinematografo, ma anche una serie straordinaria di invenzioni, tra cui i bellissimi Autochromes (la prima fotografia a colori) e la proiezione in 3D. Tutto questo, e molto di più, in una mostra che ci farà ritrovare un luogo di Bologna a lungo invisibile e le origini dello sguardo moderno sul mondo”.


Con Sotto le stelle, grazie proprio alla Cineteca di Bologna si alza il sipario di Piazza Maggiore con più di 50 serate; una manifestazione dal carattere unico che è stata realizzata nell’ambito di bè #bolognaestate e capace di raccogliere ogni sera d’estate migliaia di persone davanti ai grandi classici della storia del cinema o alle proposte più particolari e interessanti della produzione più recente. 

Segnalo che nella serata del 4 luglio, in onore dei 140 anni della Mutua Salsamentari di Bologna, alle 21.45 ci sarà la proiezione del film "La Mortadella" di Mario Monicelli. Una pellicola del 1971 in cui una bellissima Sophia Loren interpreta Maddalena, una dipendente dell' Alcisa (storica azienda, che partecipa alle celebrazioni dei 140 anni, sponsorizzando la serata).

Sarà Charlie Chaplin, sabato 25 giugno, ad inaugurare la trentesima edizione del Cinema Ritrovato, con il suo Tempi moderni, che come scriveva Peter von Bagh è “il film del ventesimo secolo, film minimalista dagli enormi orizzonti”. La proiezione sarà accompagnata dalle musiche originali eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Timothy Brock. 

Come non segnalare poi la presenza di un altro immenso maestro dell'epoca muta che è tornato a vivere grazie al progetto Keaton. “Il nostro eroe viene dal nulla, non sta andando da nessuna parte ma si è fermato da qualche parte” – recita il cartello iniziale di The High Sign, prima commedia indipendente realizzata da Buster Keaton che insieme a Cops saranno proiettate con partiture rispettivamente composte da Donald Sosin e Timothy Brock. 

E poi, sera dopo sera, nuovi restauri, nuove esperienze di film indimenticabili: veder sfrecciare Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant a bordo dell’Aurelia decappottabile, verso il più cinico e baro dei destini, nel Sorpasso di Dino Risi, o Dustin Hoffmann sul suo Duetto, verso il destino più liberatorio (ma chissà), nel Laureato di Mike Nichols, mentre in Piazzetta Pasolini, anche quest’anno, risplenderà di nuovo l’esperienza perduta delle proiezioni a carbone, in tre serate speciali.

Il viaggio del Cinema Ritrovato ci porterà poi in Giappone (in particolare alla scoperta del suo cinema a colori) e nell’ex Unione Sovietica (con i film del “disgelo”, nella seconda metà degli anni Cinquanta), mentre volevo infine segnalare l’autore italiano “riscoperto” che quest’anno sarà Mario Soldati, scrittore geniale e multiforme, regista, pioniere della televisione, reporter, cultore di cibi e vini, Soldati è una delle figure più vulcaniche del Novecento italiano. Per lungo tempo la critica si è limitata agli adattamenti letterari dei primi anni Quaranta, come Piccolo mondo antico (1940) o Malombra (1942). Ma l’originalità del Soldati cinematografico emerge nell'intero suo percorso. Dalla commedia anni Trenta a una personale versione del neorealismo (Fuga in Francia, 1948, noir che ricorda atmosfere di Welles o di Sternberg), dal cinema di genere degli anni Cinquanta alla sorprendente modernità di La provinciale (1953) il suo cinema si confronta con il grande modello americano innestandolo su un gusto letterario che non prende mai il sopravvento. Grande narratore di figure femminili, scopritore di attori e valorizzatore di caratteristi e di luoghi, dalle Alpi alla pianura padana, Soldati è una figura d’autore inafferrabile, ancor oggi da riscoprire.


Il programma completo e tutte le info su: festival.ilcinemaritrovato.it/

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