Il centro CREA Viticoltura di Conegliano sigla l'accordo di collaborazione tecnico-scientifica con l’acceleratore d’impresa “InfiniteArea”
La partnership tecnico-scientifica è finalizzata allo sviluppo di un progetto di ricerca in tre ambiti: la difesa della vite, la gestione innovativa e sostenibile dei vigneti e la viticoltura di precisione.
La ricerca sulla viticoltura approda così all’acceleratore d’impresa InfiniteArea di Montebelluna, che ha siglato un accordo di collaborazione pluriennale con il Crea-Vit, il Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano, specializzato nella gestione innovativa e sostenibile del vigneto sfruttando gli strumenti della viticoltura di precisione, della diagnosi delle patologie della vite e delle analisi molecolari finalizzate all’identificazione varietale delle viti.
Il progetto prevede di coinvolgere 20 aziende vitivinicole del Veneto per sviluppare attraverso il modello innovativo di InfiniteArea ricerche su tre fronti: la difesa delle vite, la gestione dei vigneti indirizzata alla conservazione del suolo e del benessere radicale, e la viticoltura di precisione, una tecnica che sfrutterà velivoli superleggeri e strumentazione di ultima generazione per fotografare i vigneti. L’accordo è stato siglato da Patrizio Bof, fondatore e presidente della piattaforma di Montebelluna, e Diego Tomasi, direttore del Crea-Vit di Conegliano.
La ricerca sulla viticoltura approda così all’acceleratore d’impresa InfiniteArea di Montebelluna, che ha siglato un accordo di collaborazione pluriennale con il Crea-Vit, il Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano, specializzato nella gestione innovativa e sostenibile del vigneto sfruttando gli strumenti della viticoltura di precisione, della diagnosi delle patologie della vite e delle analisi molecolari finalizzate all’identificazione varietale delle viti.
"La viticoltura italiana in questi anni, grazie
alla ricerca, si sta nettamente differenziando rispetto a quella europea – dice Diego Tomasi –. Siamo gli
unici ad aver attivato una grande sinergia tra patrimonio varietale e ambientale. Oggi che la ricerca è
frenata dalla difficoltà di reperire finanziamenti, diventa ancora più strategico essere in grado di attivare
alleanze con il mondo delle imprese, da un lato desiderose di innovazione, dall’altro soggetti in grado di
sostenere ricerca di qualità".
"Nel lanciare e sviluppare InfiniteArea – aggiunge Patrizio Bof – abbiamo intrapreso un percorso di
crescita e di azione sinergica con le eccellenze del territorio ponendo al centro le imprese. Le aziende
del settore vitivinicolo rappresentano un fiore all’occhiello del Made in Italy ma devono saper innovare per continuare ad essere competitive e strategiche nelle loro azioni. In InfiniteArea faremo incontrare il
meglio di queste aziende con la ricerca di Crea-Vit, per sviluppare innovazioni e nuove soluzioni
partendo dalle esigenze concrete del mercato".
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