Viticoltura&Cambiamenti Climatici. Un nuovo vitigno per il Franciacorta, così il Consorzio guarda al futuro
Si tratta dell’Erbamat. In futuro potrebbe sostituire lo Chardonnay
Si profila una sesta modifica al disciplinare di produzione per il Consorzio del Franciacorta. Il nuovo vitigno è stato inserito nella proposta di modifica, tuttora in divenire, in misura inferiore al 10% per poterlo verificare su scala più ampia.
Negli ultimi decenni, in gran parte delle zone viticole mondiali, l’uva da vino ha accelerato il suo avanzamento delle fasi fenologiche a causa dell'innalzamento delle temperature. In Italia gli effetti del cambiamento climatico, già databili al 1998, hanno fondamentalmente alterato il processo di maturazione delle uve, questo comporta vendemmie anticipate con importanti implicazioni nella gestione della viticoltura e qualità del vino.
Il cambiamento climatico non risparmia le colline della Franciacorta; con le temperature sempre più alte, i produttori si vedono costretti ad anticipare la vendemmia, soprattutto quella dello chardonnay: il vitigno prevalentemente utilizzato nella produzione delle famose bollicine conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
Le difficoltà che i produttori incontrano ora sono infatti proprio quelle relative alla gestione della maturazione delle uve che, specialmente per lo chardonnay, sono caratterizzate per una grande precocità, che si colloca di fatto nel periodo estivo più caldo. Ciò che ne consegue sono le importanti problematiche nei confronti delle strategie da adottare per la salvaguardia delle componenti acide, acido malico e acido tartarico delle uve, che fa diventare indispensabile uno spostamento del periodo di maturazione e relativa vendemmia nei mesi più freschi. L'Erbamat, in tal senso, se darà risultati soddisfacenti, potrebbe in futuro addirittura sostituire del tutto lo chardonnay.
L'Erbamat, anche detto Albamatto o Erbamatto, è un antico vitigno a bacca bianca autoctono del bresciano. Citato fin dal ‘500, le sue uve sono sempre state considerate fra le migliori varietà del Garda. Poco conosciuto, è diventato oggetto di ricerche dalla metà degli anni 90 (la pubblicazione del libro “Vecchi vitigni bresciani”, che lo include, è del 1997). Da alcuni anni il Consorzio ne sta approfondendo le conoscenze, in termini di caratteristiche ed esigenze agronomiche.
Le sue caratteristiche più evidenti sono quelle di essere un vitigno neutro, di avere una maturazione tardiva ed una spiccata acidità. Ed è proprio questa sua particolare ricchezza in componenti acide a renderlo idoneo ai fini della produzione di una base spumante.
Per ora quindi l'Erbamat, che già si evidenzia per le sue uniche caratteristiche enologiche, sarà sottoposto a verifiche su scala più ampia, che naturalmente necessitano tempistiche lunghe, con l'obiettivo di farlo poi definitivamente entrare in futuro nel disciplinare di produzione del Franciacorta.
Decisamente un passo importante nella storia del Franciacorta, un territorio vitivinicolo questo che fortunatamente vede al suo fianco un Consorzio dinamico e con lo sguardo rivolto con fiducia al futuro, anche e sopratutto attraverso l'aiuto della ricerca, senza mai perdere la specifica identità che questo magnifico territorio rappresenta.
Volevo cogliere l'occasione per segnalarvi un importante iniziativa del Consorzio. E' la nuova tappa del Festival Franciacorta, un evento che si terrà oggi a Roma presso l'Hotel Rome Cavalieri di via Cadlolo 101, sede della Fondazione Italiana Sommelier.
Dalle ore 16.00 alle ore 21.30 saranno aperti i banchi di d'assaggio con oltre 30 cantine presenti con i propri Franciacorta in degustazione.
Interessante il seminario alle 16.30 su "La purezza dei diversi terroir a confronto". Condotto dalla Docente della Fondazione Italiana Sommelier Daniela Scrobegna e dal Vicepresidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini.
Il programma:
- Ore 16.00 - 18.00: Ingresso riservato a Stampa e operatori
- Ore 18.00 - 21.30: Ingresso aperto a Pubblico, Stampa e operatori
- Biglietto d'ingresso: € 20,00
- Biglietto d'ingresso al seminario: € 15,00 (da aggiungere al biglietto d'ingresso).
Si profila una sesta modifica al disciplinare di produzione per il Consorzio del Franciacorta. Il nuovo vitigno è stato inserito nella proposta di modifica, tuttora in divenire, in misura inferiore al 10% per poterlo verificare su scala più ampia.
Negli ultimi decenni, in gran parte delle zone viticole mondiali, l’uva da vino ha accelerato il suo avanzamento delle fasi fenologiche a causa dell'innalzamento delle temperature. In Italia gli effetti del cambiamento climatico, già databili al 1998, hanno fondamentalmente alterato il processo di maturazione delle uve, questo comporta vendemmie anticipate con importanti implicazioni nella gestione della viticoltura e qualità del vino.
Il cambiamento climatico non risparmia le colline della Franciacorta; con le temperature sempre più alte, i produttori si vedono costretti ad anticipare la vendemmia, soprattutto quella dello chardonnay: il vitigno prevalentemente utilizzato nella produzione delle famose bollicine conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.
Le difficoltà che i produttori incontrano ora sono infatti proprio quelle relative alla gestione della maturazione delle uve che, specialmente per lo chardonnay, sono caratterizzate per una grande precocità, che si colloca di fatto nel periodo estivo più caldo. Ciò che ne consegue sono le importanti problematiche nei confronti delle strategie da adottare per la salvaguardia delle componenti acide, acido malico e acido tartarico delle uve, che fa diventare indispensabile uno spostamento del periodo di maturazione e relativa vendemmia nei mesi più freschi. L'Erbamat, in tal senso, se darà risultati soddisfacenti, potrebbe in futuro addirittura sostituire del tutto lo chardonnay.
L'Erbamat, anche detto Albamatto o Erbamatto, è un antico vitigno a bacca bianca autoctono del bresciano. Citato fin dal ‘500, le sue uve sono sempre state considerate fra le migliori varietà del Garda. Poco conosciuto, è diventato oggetto di ricerche dalla metà degli anni 90 (la pubblicazione del libro “Vecchi vitigni bresciani”, che lo include, è del 1997). Da alcuni anni il Consorzio ne sta approfondendo le conoscenze, in termini di caratteristiche ed esigenze agronomiche.
Le sue caratteristiche più evidenti sono quelle di essere un vitigno neutro, di avere una maturazione tardiva ed una spiccata acidità. Ed è proprio questa sua particolare ricchezza in componenti acide a renderlo idoneo ai fini della produzione di una base spumante.
Per ora quindi l'Erbamat, che già si evidenzia per le sue uniche caratteristiche enologiche, sarà sottoposto a verifiche su scala più ampia, che naturalmente necessitano tempistiche lunghe, con l'obiettivo di farlo poi definitivamente entrare in futuro nel disciplinare di produzione del Franciacorta.
Decisamente un passo importante nella storia del Franciacorta, un territorio vitivinicolo questo che fortunatamente vede al suo fianco un Consorzio dinamico e con lo sguardo rivolto con fiducia al futuro, anche e sopratutto attraverso l'aiuto della ricerca, senza mai perdere la specifica identità che questo magnifico territorio rappresenta.
Volevo cogliere l'occasione per segnalarvi un importante iniziativa del Consorzio. E' la nuova tappa del Festival Franciacorta, un evento che si terrà oggi a Roma presso l'Hotel Rome Cavalieri di via Cadlolo 101, sede della Fondazione Italiana Sommelier.
Dalle ore 16.00 alle ore 21.30 saranno aperti i banchi di d'assaggio con oltre 30 cantine presenti con i propri Franciacorta in degustazione.
Interessante il seminario alle 16.30 su "La purezza dei diversi terroir a confronto". Condotto dalla Docente della Fondazione Italiana Sommelier Daniela Scrobegna e dal Vicepresidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini.
Il programma:
- Ore 16.00 - 18.00: Ingresso riservato a Stampa e operatori
- Ore 18.00 - 21.30: Ingresso aperto a Pubblico, Stampa e operatori
- Biglietto d'ingresso: € 20,00
- Biglietto d'ingresso al seminario: € 15,00 (da aggiungere al biglietto d'ingresso).
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