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Vino e Sostenibilità, ad ENOMAQ 2017 i principi generali dell'OIV

Gestione integrata e sostenibile del vigneto, uso di nuove varietà resistenti alle malattie fungine, strumenti e nuove tecnologie per la sostenibilità delle aziende vinicole, prezzi dei vini sostenibili e certificazioni dei diversi tipi di vino: questi i temi principali affrontati ad ENOMAQ 2017.

ENOMAQ è la giornata tecnica che si è svolta lo scorso mese di febbraio presso il polo espositivo di Saragozza (Spagna). Tema principale dell'evento, coordinato da La Semana Vitivinícola, è stato il vino e la sostenibilità. La presenza dell'OIV è stata assicurata dal vicepresidente dell'Organizzazione, Vicente Sotés, e dal capo dell'unità Viticoltura, Mario de la Fuente, il quale è intervenuto nei lavori.

Una giornata di grande spessore tecnico, quella che ha visto la preziosa partecipazione dell'OIV. La vitivinicoltura sostenibile per l'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino è infatti una delle sue aree di lavoro prioritarie, la cui promozione figura in una delle cinque linee strategiche del Piano strategico 2015-2019.

All'evento, presieduto dal direttore della Feria de Zaragoza, Rogelio Cuairán, e dal direttore de La Semana Vitivinícola, Salvador Manjón, hanno partecipato ricercatori provenienti da diversi centri di ricerca e/o università e una rappresentanza della Federazione spagnola del vino, nella persona della vicesegretaria generale, Susana García.

Tra i partecipanti erano presenti anche tecnici, produttori, rappresentanti di cantine, professionisti del settore vitivinicolo, studenti, ecc., per un'affluenza complessiva di circa 150 persone. Le presentazioni sono state suddivise in tre blocchi tematici: viticoltura, enologia e marketing vinicolo.

Un totale di sette interventi hanno affrontato la gestione integrata e sostenibile del vigneto, l'uso di nuove varietà resistenti alle malattie fungine (con l'esposizione di un caso pratico in cantina), gli strumenti e le nuove tecnologie per la sostenibilità delle aziende vinicole, i prezzi dei vini sostenibili e le certificazioni dei diversi tipi di vino.

Tali dibattiti hanno contribuito in modo fondamentale al trasferimento tecnologico di tali progressi nel settore vitivinicolo e, in particolare, alla diversa percezione del concetto di sostenibilità e della sua possibile applicazione pratica in un'azienda vitivinicola.

Considerando la sostenibilità con tutto ciò che essa implica, l'OIV ha lavorato sin dal 1997 a diverse risoluzioni sulla produzione integrata (VITI 1/1999; CST 2004), la conservazione della biodiversità (VITI 1/2002), la produzione biologica (ECO 460/2012) e, ovviamente, la produzione sostenibile, con la risoluzione sullo sviluppo della vitivinicoltura sostenibile (CST 2004), la guida per la vitivinicoltura sostenibile (CST 2008) e la guida di applicazione per la viticoltura sostenibile destinata all'uva da tavola e all'uva passa (VITI 422/2011).

Quando si affronta la sostenibilità nel settore vitivinicolo bisogna tenere presenti i quattro pilastri fondamentali: ambientale, sociale (sicurezza e salubrità alimentare), culturale ed economico.

L'OIV ha recentemente adottato, durante l'Assemblea generale di Bento Gonçalves (Brasile, novembre 2016), i "Principi generali dell’OIV della vitivinicoltura sostenibile – aspetti ambientali, sociali, economici e culturali" con la risoluzione CST 518/2016, elaborata per distinguere i principi generali di sostenibilità dai metodi di produzione che includono in modo totale o parziale tali principi.

Le iniziative sostenibili richiedono pianificazione, monitoraggio e valorizzazione delle conoscenze. È un processo in costante evoluzione che necessita pertanto di un miglioramento e di una valutazione continui.

Per questo motivo l'OIV, nell'ambito del suo piano di lavoro, nel 2015 ha deciso di ristrutturare i suoi gruppi di esperti creando un gruppo interdisciplinare e orizzontale chiamato "Sviluppo sostenibile e cambiamento climatico (ENVIRO)"

Il lavoro del Gruppo ENVIRO ha dato luogo a diverse iniziative legate alla sostenibilità attualmente in discussione, quali ad esempio:

  • RSI: responsabilità sociale d'impresa e sostenibilità (ISO 26000);
  • Adattamento alla vitivinicoltura (progetto di risoluzione CST 13-530);
  • Protocolli e raccomandazioni sul calcolo dei GES, linee guida sull’uso sostenibile dell’acqua in viticoltura (progetto di risoluzione VITI-TECVIT 16-569) e sulla metodologia da applicare al calcolo dell'impronta idrica;
  • Buone pratiche e uso razionale dei pesticidi nei vigneti (progetto di risoluzione VITI-PROTEC 16-592), biodiversità funzionale;
  • Conservazione delle varietà e procedimenti di selezione (progetto di risoluzione VITI 14-564),
  • gestione dei sottoprodotti in viticoltura;
  • Resilienza e cambiamento climatico: strategie di adattamento del settore vitivinicolo al cambiamento climatico.

Tutti questi aspetti sono stati affrontati in maggiore o minore misura, sebbene siano molti gli interrogativi e le sfide che rimangono aperti per il futuro. L'OIV si augura di poter svolgere un ruolo di rilievo e di contare sul lavoro di tutti per una vitivinicoltura più sostenibile.

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