Passa ai contenuti principali

Enoturismo in crescita. Strade del Vino e Comuni vedono rosa

In anteprima alla Bit di Milano i dati sul XIII Osservatorio del Turismo del Vino di Città del Vino/Università di Salerno.

 Nonostante le problematiche di sempre (strade, trasporti, formazione interna e collaborazione pubblico-privato) c’è forte ottimismo sui territori: per oltre il 90% delle Strade e delle Città del Vino fatturato e arrivi del turismo enogastronomico del 2016 sono superiori, o almeno stabili, rispetto alle stime del XII rapporto. 

Erano 14 milioni gli accessi e 2,5/3 miliardi di € il volume d’affari del 2015. Dopo l’anteprima della Bit, i dati completi dell’Osservatorio saranno presentati durante la Convention di Primavera delle Città del Vino, dal 22 al 25 giugno in Umbria, tra Torgiano, Montefalco e Orvieto.

Laddove viene applicata l’imposta di soggiorno è sempre investita in servizi enoturistici (in 1 Comune su 4) o in progetti per migliorare accoglienza e servizi (in 6 Città del Vino su 10). Più del 75% dei Comuni sviluppa buoni rapporti con le Strade del Vino, ma quasi la metà non ha ancora un ufficio turistico istituzionale e quando c’è non si raccolgono i dati per monitorare arrivi e spesa enoturistica. Un evidente punto di debolezza che si aggiunge alla solita non buona collaborazione tra pubblico e privato, considerata insufficiente dalle Strade del Vino, che sono a diretto contatto con l’enoturista.

Neanche per le Strade, però, è tutto rose e fiori. Trascurando la decennale penuria di risorse da investire, il 4% dei circuiti enoturistici non ha ancora un sito Internet e non si capisce come possa promuovere il territorio in un mondo digitalizzato e globalizzato. Se poi parliamo di applicazioni per telefoni cellulari appena il 24% delle Strade si è dotata di una App.

Nonostante le criticità - i collegamenti, i trasporti, la formazione interna, la conoscenza delle lingue e un livello medio dei servizi di cantine, ristoranti, alberghi, etc considerato discreto dai Comuni, ma non ottimo – sui territori si torna a sorridere. Per oltre l’80% delle Città del Vino campionate il flusso degli arrivi in cantina e il fatturato dell’enoturismo sono aumentati o almeno rimasti stabili rispetto alle stime dell’Osservatorio numero XX, presentato lo scorso anno: circa 14 milioni di accessi enoturistici e un fatturato tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro. Ancora più ottimiste le Strade del Vino: la crescita c’è per il 90% dei soggetti intervistati.

Questi in sintesi i dati in anteprima del XIII Osservatorio sul Turismo del Vino in Italia, curato dall’Università di Salerno, corso di studi in Wine Business, per conto di Città del Vino. Un rapporto che, mentre lo scorso anno indagava il mondo delle cantine, stavolta torna a mettere sotto i riflettori Comuni e Strade del Vino, con due questionari separati cui hanno risposto 116 Comuni (il 27,62% di 420 Città del Vino) e 25 Strade del Vino su 133 (il 18,80%).

L’anteprima dell’Osservatorio è stato presentato in Bit, presso l’area della regione Sicilia (Pad 4, stand 81-96), dal professor Giuseppe Festa, direttore del corso di perfezionamento universitario e aggiornamento in Wine Business dell’Università degli Studi di Salerno. Presenti il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon; il sindaco di Noto (Sr), Corrado Bonfanti; la responsabile dell’ufficio turismo di Città del Vino, Iole Piscolla; e il direttore del bimestrale cartaceo Terre del Vino, Paolo Corbini, in veste di moderatore.

“La percezione che arriva dai territori, in particolare dalle Strade del Vino, è molto importante. E’ una carica di ottimismo che può far bene alla salute di un settore dato in forte crescita: il turismo del vino – sottolinea il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Molti aspetti sono positivi e si possono ancora migliorare, ma non dobbiamo nasconderci che anche i Comuni devono fare un sforzo maggiore per migliorare le relazioni con la filiera. Le buoni relazioni fanno bene all’economia e quindi ai servizi e alle tasse locali, che come evidenzia il nostro Osservatorio vengono spesso reinvestite proprio nel turismo del vino. E’ il caso di quelle Città del Vino, una su quattro, che ha deciso di introdurre un’imposta di soggiorno. Più comunicazione, più formazione, migliori collegamenti ma soprattutto – conclude Zambon – una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. Durante la Convention, una volta presentato il XIII Rapporto, lavoreremo con i Comuni più deboli da questo punto di vista per aiutarli a migliorare le relazioni con il mondo produttivo. E in tal senso le Strade del Vino sono la cerniera perfetta tra pubblico e privato, quindi andranno coinvolte e possibilmente rafforzate anche per questo obiettivo”.

“I numeri dell’enoturismo sono in costante crescita per arrivi, accessi e fatturato, ma è indispensabile che a questo sviluppo quantitativo corrisponda anche uno sviluppo qualitativo dei servizi offerti dalla filiera enoturistica – ha aggiunto il professor Giuseppe Festa, dell’Università di Salerno -. La concorrenza internazionale è agguerrita e imprevedibile. Basti pensare al cambiamento climatico che oggi trasforma in destinazioni enoturistiche anche regioni europee e nordamericane”.

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece