Nomisma Wine Monitor e Agenzia ITA presentano il Vino Bio Day, uno studio sul ruolo e le opportunità del vino Bio Made in Italy per i mercati internazionali.
In Italia il comparto del vino biologico riveste un ruolo di primo piano con dati e numeri in costante aumento: crescita di aziende e di superfici, ma soprattutto crescita di attenzione da parte dei consumatori. Con 83 mila ettari di vite coltivati con metodo biologico, il nostro Paese ha il primato mondiale per incidenza di superficie vitata biologica (11,9% della vite coltivata è bio), seguita da Austria con l’11,7% e Spagna con il 10,2%.
Organizzato in collaborazione con Winemonitor di Nomisma, il convegno inizierà alle 10.30 con i saluti introduttivi di Piergiorgio Borgogelli, direttore dell’Agenzia Ice, e Maria Ines Aronadio, dirigente dell’Ufficio agroalimentare e vini dell’Agenzia.
Quindi, Silvia Zucconi (Winemonitor) illustrerà “Dimensione e posizionamento del vino biologico italiano sui mercati internazionali”. Evita Gandini (Winemonitor) interverrà, invece, sul tema “Vino bio: cosa ne pensa il consumatore?”.
I lavori proseguiranno, come accennato, con un focus su Germania e Regno Unito e la relativa presentazione di opportunità e percorsi di promozione del vino biologico. Infine, Silvano Brescianini, vicepresidente del Barone Pizzini, parlerà della sua diretta esperienza in “Storie di successo nel bio: l’azienda Barone Pizzini”. La chiusura dei lavori sarà affidata a Lamberto Frescobaldi, vicepresidente UIV e Paolo Carnemolla, Presidente di Federbio. Modera gli interventi Lorenzo Tosi di “Vigne e vini”
In Italia il comparto del vino biologico riveste un ruolo di primo piano con dati e numeri in costante aumento: crescita di aziende e di superfici, ma soprattutto crescita di attenzione da parte dei consumatori. Con 83 mila ettari di vite coltivati con metodo biologico, il nostro Paese ha il primato mondiale per incidenza di superficie vitata biologica (11,9% della vite coltivata è bio), seguita da Austria con l’11,7% e Spagna con il 10,2%.
“Vino Bio Day. Ruolo e opportunità del vino bio made in Italy sui mercati esteri” è il tema del seminario in programma il prossimo 18 luglio a Roma presso l'ICE, agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, dove saranno approfondite le opportunità e i percorsi di promozione del vino con un focus in particolare su Germania e Regno Unito, due mercati rilevanti per il vino e per il settore biologico in generale, essendo di fatto tra i primi importatori al mondo e fondamentali partner commerciali dell’Italia per il vino e che presentano grandi prospettive per il nostro Paese anche nel settore del biologico.
Organizzato in collaborazione con Winemonitor di Nomisma, il convegno inizierà alle 10.30 con i saluti introduttivi di Piergiorgio Borgogelli, direttore dell’Agenzia Ice, e Maria Ines Aronadio, dirigente dell’Ufficio agroalimentare e vini dell’Agenzia.
Quindi, Silvia Zucconi (Winemonitor) illustrerà “Dimensione e posizionamento del vino biologico italiano sui mercati internazionali”. Evita Gandini (Winemonitor) interverrà, invece, sul tema “Vino bio: cosa ne pensa il consumatore?”.
I lavori proseguiranno, come accennato, con un focus su Germania e Regno Unito e la relativa presentazione di opportunità e percorsi di promozione del vino biologico. Infine, Silvano Brescianini, vicepresidente del Barone Pizzini, parlerà della sua diretta esperienza in “Storie di successo nel bio: l’azienda Barone Pizzini”. La chiusura dei lavori sarà affidata a Lamberto Frescobaldi, vicepresidente UIV e Paolo Carnemolla, Presidente di Federbio. Modera gli interventi Lorenzo Tosi di “Vigne e vini”
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