Evento istituzionale a Zurigo per l'Istituto Grandi Marchi per valorizzare le diversità vitivinicole regionali e presidiare il posizionamento di pregio del prodotto italiano.
E’ Zurigo la città prescelta dall’Istituto del Vino Italiano di Qualità - Grandi Marchi per il suo evento istituzionale annuale. L’evento, che avrà luogo lunedì 25 settembre al Park Hyatt, è organizzato in collaborazione con la celebre rivista di settore Vinum e prevede una giornata dedicata alla presentazione delle punte di diamante del Made in Italy del vino.
Per l’Italia, il mercato svizzero è in crescita costante negli ultimi anni con un valore di oltre 550.000 euro, secondo i più recenti dati Wine Monitor. D’altro canto, l’Italia detiene il primo posto in termini di importazioni in Svizzera con il 36,5%, seguita dalla Francia (con il 31,1%).
La posizione dell’Italia in Svizzera è pertanto consolidata, ma la competizione resta accesa, dunque, secondo il presidente dell’Istituto, è opportuno mantenere un legame solido attraverso azioni mirate e specifici programmi di informazione e divulgazione.
Il programma si articola in tre momenti principali: una Masterclass guidata da Christian Eder, giornalista esperto e da anni corrispondente per l’Italia della pubblicazione svizzera, due momenti di degustazione – una riservata ai media e professionisti di settore, l’altra ai winelover, e infine una cena con abbinamenti esclusivi. Una giornata intensa che rappresenta un’occasione unica per scoprire o approfondire la conoscenza della vitivinicultura di qualità del nostro paese e per confrontarsi direttamente con i produttori che saranno tutti presenti all’evento.
“E’ la prima volta che IGM organizza un evento in Svizzera e l’attesa è fervida. Per il vino italiano di qualità, la Svizzera rappresenta da sempre un mercato strategico grazie ai suoi consumatori consapevoli, evoluti e pronti a recepire i messaggi che le aziende di IGM incorporano e diffondono” afferma Piero Mastroberardino, presidente dell’Istituto. “Per le nostre aziende la Svizzera è una destinazione di primaria importanza, il quinto paese dopo USA, Germania, UK e Canada. L’obiettivo della missione è di presidiare il posizionamento di pregio del prodotto italiano e valorizzare le diversità regionali puntando a un pubblico ampio: non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche gli appassionati”.
L’Istituto del Vino di Qualità – Grandi Marchi, nasce nel 2004 dall’intuizione di un gruppo di produttori storici del Belpaese: formare una compagine di aziende vitivinicole particolarmente affini fra loro per caratteristiche interne, storia, tradizioni e comunione di intenti, al fine di promuovere la viticoltura e il vino di qualità, diffondendo e sostenendo la cultura enologica italiana, soprattutto oltreconfine.
Le 19 aziende riunite intorno al progetto rappresentano l’eccellenza delle espressioni vinicole regionali del nostro paese che, con i suoi 642.000 ettari di vigneto, la sua incredibile varietà di contesti pedoclimatici e una vendemmia che va da fine luglio a fine novembre, è in grado di offrire vini con caratteristiche uniche ed eterogenee. Un’alleanza in cui ciascuna azienda, senza rinunciare alle proprie peculiarità, pone a disposizione del gruppo elementi convergenti verso finalità comuni, con l’intento dichiarato di generare valore per l’intero comparto.
Da allora, l’Istituto, che esprime il 7% dell’export vinicolo nazionale e vanta ben 12 regioni rappresentate, ha portato i suoi vini a visitare quasi tutto il mondo: ha toccato 23 Paesi vicini e lontani, è stato 63 volte in Russia, 42 volte negli Stati Uniti, 31 volte in Giappone, 29 in Canada e 28 in Cina per un totale complessivo di oltre 330 eventi e 62.000 operatori incontrati. E ha stretto rapporti duraturi con organi e istituzioni nazionali e internazionali, incluso l’Institute of Masters of Wine, l'associazione più esclusiva di esperti di vino esistente al mondo, portandola finalmente in Italia a celebrare il suo 8° Simposio.
E’ Zurigo la città prescelta dall’Istituto del Vino Italiano di Qualità - Grandi Marchi per il suo evento istituzionale annuale. L’evento, che avrà luogo lunedì 25 settembre al Park Hyatt, è organizzato in collaborazione con la celebre rivista di settore Vinum e prevede una giornata dedicata alla presentazione delle punte di diamante del Made in Italy del vino.
Per l’Italia, il mercato svizzero è in crescita costante negli ultimi anni con un valore di oltre 550.000 euro, secondo i più recenti dati Wine Monitor. D’altro canto, l’Italia detiene il primo posto in termini di importazioni in Svizzera con il 36,5%, seguita dalla Francia (con il 31,1%).
La posizione dell’Italia in Svizzera è pertanto consolidata, ma la competizione resta accesa, dunque, secondo il presidente dell’Istituto, è opportuno mantenere un legame solido attraverso azioni mirate e specifici programmi di informazione e divulgazione.
Il programma si articola in tre momenti principali: una Masterclass guidata da Christian Eder, giornalista esperto e da anni corrispondente per l’Italia della pubblicazione svizzera, due momenti di degustazione – una riservata ai media e professionisti di settore, l’altra ai winelover, e infine una cena con abbinamenti esclusivi. Una giornata intensa che rappresenta un’occasione unica per scoprire o approfondire la conoscenza della vitivinicultura di qualità del nostro paese e per confrontarsi direttamente con i produttori che saranno tutti presenti all’evento.
“E’ la prima volta che IGM organizza un evento in Svizzera e l’attesa è fervida. Per il vino italiano di qualità, la Svizzera rappresenta da sempre un mercato strategico grazie ai suoi consumatori consapevoli, evoluti e pronti a recepire i messaggi che le aziende di IGM incorporano e diffondono” afferma Piero Mastroberardino, presidente dell’Istituto. “Per le nostre aziende la Svizzera è una destinazione di primaria importanza, il quinto paese dopo USA, Germania, UK e Canada. L’obiettivo della missione è di presidiare il posizionamento di pregio del prodotto italiano e valorizzare le diversità regionali puntando a un pubblico ampio: non soltanto gli addetti ai lavori, ma anche gli appassionati”.
L’Istituto del Vino di Qualità – Grandi Marchi, nasce nel 2004 dall’intuizione di un gruppo di produttori storici del Belpaese: formare una compagine di aziende vitivinicole particolarmente affini fra loro per caratteristiche interne, storia, tradizioni e comunione di intenti, al fine di promuovere la viticoltura e il vino di qualità, diffondendo e sostenendo la cultura enologica italiana, soprattutto oltreconfine.
Le 19 aziende riunite intorno al progetto rappresentano l’eccellenza delle espressioni vinicole regionali del nostro paese che, con i suoi 642.000 ettari di vigneto, la sua incredibile varietà di contesti pedoclimatici e una vendemmia che va da fine luglio a fine novembre, è in grado di offrire vini con caratteristiche uniche ed eterogenee. Un’alleanza in cui ciascuna azienda, senza rinunciare alle proprie peculiarità, pone a disposizione del gruppo elementi convergenti verso finalità comuni, con l’intento dichiarato di generare valore per l’intero comparto.
Da allora, l’Istituto, che esprime il 7% dell’export vinicolo nazionale e vanta ben 12 regioni rappresentate, ha portato i suoi vini a visitare quasi tutto il mondo: ha toccato 23 Paesi vicini e lontani, è stato 63 volte in Russia, 42 volte negli Stati Uniti, 31 volte in Giappone, 29 in Canada e 28 in Cina per un totale complessivo di oltre 330 eventi e 62.000 operatori incontrati. E ha stretto rapporti duraturi con organi e istituzioni nazionali e internazionali, incluso l’Institute of Masters of Wine, l'associazione più esclusiva di esperti di vino esistente al mondo, portandola finalmente in Italia a celebrare il suo 8° Simposio.
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