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Il Cortona Doc, a Vinitaly protagonista il “modello Syrah” toscano

Il Syrah italiano più apprezzato? Quello di Cortona, la città toscana che dà nome anche alla denominazione, è sicuramente avanti. Lo attestano i numeri, le vendite degli ultimi anni e i successi siglati in guide e concorsi internazionali. Il Cortona Wine Style in mostra nei padiglioni di Verona Fiere dal 15 al 18 aprile. 



La Cortona Doc nel 2017 ha incrementato le vendite all’estero e si attesta come una delle Doc toscane di riferimento in Germania e Svizzera. Il presidente del Consorzio, Marco Giannoni: «Il Syrah sarà al centro dell’attenzione, ormai oltre il 70 per cento della produzione della Doc è incentrata su questo vitigno»

Sarà dunque il Syrah, insieme agli altri vini della Cortona Doc, tra i protagonisti a Vinitaly dove dal 15 al 18 aprile prossimi il Consorzio Vini Cortona sarà presente con un proprio stand all’interno del padiglione della Toscana. Pad 9 Stand C1 sono anche quest’anno le coordinate per visitare gli spazi dove si racconta il “Cortona Wine Style”, attraverso le aziende della denominazione, alcune in forma diretta, altre al banco di degustazione consortile che raccoglierà la maggior parte delle etichette della Doc. Un momento di promozione non solo per la Cortona Doc, ma anche per tutto il territorio di produzione che da qualche anno sta puntando proprio sulla promozione integrata dei principali assetti culturali. «Vogliamo parlare del nostro territorio attraverso i vini e in particolare abbiamo capito che il Syrah è il vitigno che ormai più ci rappresenta – spiega il presidente del Consorzio, Marco Giannoni – non solo perché la maggior parte delle aziende ne ha fatto un cavallo di battaglia, ma anche perché ci chiamano da tutta Italia per raccontare il nostro stile produttivo a partire proprio da questa varietà che ormai ci fa riconoscere premi e attestazioni di merito».

Il Syrah a Cortona.

Fresco, deciso, elegante o potente. Volendo riassumere le caratteristiche dei vini Syrah della Doc cortonese, questo è il risultato secondo le analisi degli esperti del settore. Una varietà di uva che ha saputo trovare nelle colline intorno a Cortona un ambiente pedoclimatico ideale per esprimersi. La leggenda che lega questa uva di origini forse mediorientali (dalla città persiana di Schiraz) o mediterranee (da Siracusa) o francesi (in epoca più moderna) racconta che alcune barbatelle furono lasciate in eredità dall’occupazione francese nell’era napoleonica. Il microclima, la condizione dei suoli, l’armonia fra vento e sole e in questa area nella parte orientale della Toscana, hanno permesso il suo adattamento fino alla sua espressività di oggi.

I numeri della Cortona Doc.

Il vino a Cortona rappresenta sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Cortona Doc, nell’anno 2000, le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media circa un milione di bottiglie all’anno. Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2017 la bilancia è protesa verso l’estero per il 70% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare. Importante anche la quota di vendita diretta che cresce sempre di più grazie anche agli investimenti fatti dalle cantine nel settore dell’enoturismo.

Il Consorzio Vini Cortona.

Costituito nella primavera del 2000, è il Consorzio che svolge la funzione di controllo e tutela dei vini a D.O.C. Cortona e ne diffonde la conoscenza con un’efficace attività culturale, divulgativa e promozionale. Protegge l’immagine ed il prestigio della denominazione con continui controlli di qualità e intraprende iniziative di carattere culturale tendenti a far conoscere nel mondo Cortona, il suo territorio ed i suoi vini.

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