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Gestione del vigneto. Tecniche di contenimento della deriva: scambio di esperienze al centro di sperimentazione Laimburg

Si è svolto lo scorso mese di aprile presso il Centro di Sperimentazione Laimburg, un workshop sul contenimento della deriva. 




Oltre 50 i tra rappresentanti del settore della ricerca, della consulenza, cooperative di produttori, associazioni bio e produttori di atomizzatori che hanno condiviso esperienze e scambiato opinioni sulle tecniche da adottare.

L'obiettivo ultimo della difesa delle piante è quello di garantire la produzione agricola attraverso un’applicazione di fitosanitari ottimale, assicurando, contemporaneamente, la protezione dell'ambiente. È quindi necessario evitare che questi prodotti durante la loro applicazione sulle piante vengano involontariamente trasportati nelle aree adiacenti (deriva).

Un modo per ridurre questo inconveniente è la tecnica di applicazione chiamata "a bassa deriva", la cui implementazione nella pratica, tuttavia, è finora ancora difficile. In questo contesto, il Centro di Sperimentazione Laimburg ha invitato rappresentanti di ricerca, consulenza, cooperative di produttori, associazioni bio e produttori di atomizzatori a un workshop volto a condividere le esperienze sulle tecniche di contenimento della deriva nella difesa delle piante.

Esperti locali ed esteri hanno presentato lo stato dell’arte riguardo alle tecniche esistenti e hanno illustrato i risultati delle loro sperimentazioni in merito alle tecniche di applicazione. Nel pomeriggio si è tenuta una discussione su quali approcci potrebbero essere utilizzati per risolvere i problemi esistenti con le tecniche di applicazione e i limiti di efficacia, specialmente nell'agricoltura biologica.

Come ha tenuto a sottolineare l'assessore all'Agricoltura Arnold Schuler, la moderna difesa delle piante ha permesso stabilità e alta qualità nella produzione agricola in Alto Adige e questo grazie al programma AGRIOS di produzione integrata che è diventato un modello all'avanguardia in tutta Europa. Inoltre, la forte tendenza verso il biologico negli ultimi tempi ha portato al fatto che ora una mela biologica su due in Europa proviene dall'Alto Adige. Tuttavia, una coesistenza di diversi metodi di produzione porta anche a sfide e problemi, soprattutto quando si tratta di residui di pesticidi, senza dei quali non sarebbe possibile garantire la quantità di produzione richiesta. Il punto però è che l'applicazione dei pesticidi deve essere ridotta il più possibile e limitata solo nelle aree target.

Per evitare l'effetto deriva, ha spiegato poi il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber, è la tecnica di applicazione ad essere fondamentale e l'obiettivo del workshop è stato proprio quello di sviluppare, congiuntamente ai partecipanti, soluzioni utili a risolvere i problemi esistenti con le tecniche di applicazione e identificare i limiti del grado di efficacia. Il compito del Centro di Sperimentazione Laimburg è quello di portare l'innovazione nell'agricoltura sulla base di dati scientifici solidi, e questo compito si può realizzare solo se poi in campo viene implementato ciò che viene sviluppato scientificamente.

Nel dettaglio sono state individuate le aree dove è necessaria maggiore ricerca soprattutto riguardo all’agricoltura biologica, Ulrich Kiem del Centro di Consulenza per la Frutti- Viticoltura dell’Alto Adige ha presentato alcuni sviluppi delle tecniche di applicazione e soprattutto sul tipo di ugelli: dall’ugello ceramico fino agli attuali ugelli ad iniezione d’aria a ventaglio. Nel Centro di Consulenza si tenta di adattare l’atomizzatore alle esigenze del singolo frutteto in modo tale da ottenere un risultato ottimale, ha spiegato Kiem. A tal fine, il Centro di Consulenza organizza anche consultazioni di gruppo durante i vari stadi vegetativi in modo tale che gli agricoltori possano vedere come funzionano le loro attrezzature sulla pianta. Misure di riduzione della deriva sono già previste in vari regolamenti, come le linee guida AGRIOS, le regole di distanza nell'area delle zone sensibili o gli accordi quadro tra coltivazione biologica e integrata. Finora, a causa dell'uso di pesticidi sintetici e chimici, l'applicazione a bassa deriva, specialmente nella coltivazione integrata, è stata una questione importante e sono stati fatti sforzi per decenni in merito a questa problematica. Questa esperienza e il know-how ora devono essere bilanciati con la ricerca nell'agricoltura biologica, ha sottolineato Kiem. Il grado di efficacia dei prodotti che si usano nell’agricoltura biologica, ha spiegato Kiem, è inferiore ai prodotti di sintesi, il dosaggio dei prodotti gira intorno al limite dell'efficacia biologica e il rischio di danni a foglie e frutti è maggiore nell'agricoltura biologica.

Le esperienze

Markus Kelderer, responsabile del Settore Frutticoltura al Centro di Sperimentazione Laimburg ha presentato i risultati delle sperimentazioni sull'uso di misure di riduzione della deriva nella frutticoltura biologica svolte dal 2015 e al 2017. In presenza di ticchiolatura e oidio, sono state rilevate differenze tra le tecniche di applicazione, specialmente nella cima della pianta. Una tecnica di applicazione adatta, un’applicazione ottimale così come sistemi di allevamento adeguati sono un prerequisito, questa la conclusione dell'esperto.

La tecnologia di applicazione a bassa deriva nella coltivazione integrata è stata oggetto della presentazione di Werner Rizzolli del gruppo di lavoro "Valutazione Fitofarmaci " del Centro di Sperimentazione Laimburg. Dal 2001 sono state effettuate sperimentazioni presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. Da allora, gli esperti hanno acquisito molta esperienza con le varie malattie e con i parassiti. In termini di efficacia biologica non sono state rilevate differenze rilevanti tra l'applicazione convenzionale e quella a bassa deriva. Le differenze si notano, tuttavia, quando il sistema è "esaurito", come in frutteti situati in pendenza, ha spiegato Rizzolli. Inoltre, non tutto ciò che è possibile con l'applicazione convenzionale è anche fattibile con un'applicazione a bassa deriva, per esempio gli impianti ad aiuola sono risultati difficilmente trattabili. Esistono anche difficoltà nel trattamento degli alberi ad alta statura. Inoltre, l'applicazione a bassa deriva richiede un maggior consumo di acqua se si vuole ottenere lo stesso grado di efficacia che si ottiene con l'applicazione convenzionale.

Michael Gölles dell’istituzione di ricerca svizzera Agroscope ha raccontato delle esperienze con tecniche di applicazione per il contenimento della deriva nella viticoltura svizzera. In Svizzera è attualmente in discussione un piano d’azione nazionale per la protezione delle piante, che mira a risparmiare sulla quantità di prodotti fitosanitari utilizzati. Un simile risparmio potrebbe essere ottenuto in viticoltura con gli atomizzatori a recupero, ad esempio. Vari esperimenti effettuati tra il 2012 e il 2014 con diversi tipi di ugelli e modelli di atomizzatori hanno dimostrato che gli ugelli compatti ad iniezione d’aria si sono dimostrati validi nella manipolazione e nell'uso pratico nella viticoltura svizzera. Gölles ha riportato effetti molto buoni contro l'oidio, la peronospora e la botrite. Gli ugelli a cono da anni non vengono più usati nella viticoltura Svizzera.

Karsten Klopp, responsabile del Centro di Competenza per la Frutticoltura in Germania settentrionale Esteburg, Hinrich Holthusen (Esteburg) e Jörg Quast (Esteburg e produttore biologico) hanno raccontato le esperienze con le tecniche di applicazione per il contenimento della deriva nell’Altes Land.  Nell’Altes Land, che si trova in una zona paludosa a sud dell’Elba ad Amburgo e in Bassa Sassonia, ci sono frutteti che crescono adiacenti alle acque. Dal 2002 la tecnologia di contenimento della deriva è stata utilizzata vicino all'acqua. L’Ordinamento dell'Altes Land per la difesa delle piante (ALVO), adottato nel 2015, prevede una riduzione della deriva di almeno il 75%. Da allora, la tecnologia di applicazione a bassa deriva deve essere utilizzata obbligatoriamente per ogni applicazione.

Workshop: Come si possono risolvere i problemi esistenti con tecniche di applicazione?

Nella discussione che ha seguito gli interventi iniziali sono state individuate quattro macro questioni da affrontare nel futuro: in primo luogo, sono necessarie innovazioni tecniche che consentano una difesa delle piante più efficace e con effetto deriva più contenuto, come degli sviluppi nella tecnologia di ventilazione. In secondo luogo, sono state sollevate diverse domande riguardo alle sperimentazioni, in particolare in agricoltura biologica. Il terzo argomento ha affrontato la questione di come ci si potrebbe riorientare verso una tecnica di applicazione con effetto deriva più contenuto. Il quarto argomento affrontato ha riguardato le misure, le norme, le certificazioni e la formazione che sarebbe necessaria in merito. L’obiettivo a breve termine, ha detto, riassumendo i risultati della giornata, il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber che ha moderato la discussione, dovrebbe essere quello di risolvere i rimanenti problemi con la tecnologia di applicazione a bassa deriva, mentre, a medio termine, deve essere ripensata la difesa delle piante. Durante il workshop sono stati mostrati gli ambiti in cui è necessario agire ed è stato fatto un primo passo per avviare la riflessione finalizzata all'innovazione nella tecnologia di applicazione, ha sintetizzato Oberhuber. Ora è importante che la scienza, la consulenza, gli agricoltori, le cooperative ed i produttori di atomizzatori lavorino insieme a risolvere le questioni aperte.

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