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Vino e ricerca, in Friuli al via progetto di studio su vitigno Pinot Nero

Il progetto di studio ha come obiettivo la creazione di nuove selezioni di vitigno Pinot Nero resistenti alle malattie sul territorio fiulano. La ricerca promossa dall'Università di Udine ed in partnership con 9 aziende di Rete di Impresa Pinot nero FVG.




Castello di Spessa, Conte d'Attimis Maniago, Masùt da Rive, Russolo, Zorzettig, Gori, Jermann, Antico Borgo dei Colli e Antonutti, sono le nove aziende vinicole di Rete di Impresa Pinot nero FVG che aderiscono al nuovo progetto promosso dall’Università di Udine e mirato a ottenere nuove selezioni a partire dal Pinot nero, resistenti o altamente tolleranti a malattie fungine.

L'importante progetto illustrato dal professor Enrico Peterlunger – docente di viticoltura presso il Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali presso l’Università di Udine – in occasione di un convegno interamente dedicato al vitigno Pinot nero tenutosi lo scorso 6 ottobre a Ruda (UD), vuole approfondire lo studio del vitigno Pinot Nero nel territorio friulano e per il quale saranno coinvolte le cantine aderenti all'associazione Rete d’Impresa Pinot nero FVG che accoglieranno nelle loro vigne cloni di Pinot nero per permettere le attività di monitoraggio e studio sul vitigno.

Ma non solo, il progetto prevederà inoltre l’erogazione di borse di studio, che verranno finanziate dalle cantine della Rete, a favore di studenti del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Udine per tirocini o tesi di laurea da svolgersi in zone dove il Pinot nero ha recentemente conosciuto un crescente interesse e risultati altamente qualitativi, come l’Oregon o la Nuova Zelanda.

“Nonostante si abbiano testimonianze sulla presenza del Pinot nero in Friuli-Venezia Giulia sin dalla fine del 1800, questo vitigno rimane ancora molto particolare e tra i più complessi da coltivare e vinificare – ha commentato il Presidente di Rete di Impresa Pinot nero FVG, Fabrizio Gallo - Per questo siamo veramente orgogliosi di aderire al progetto dell’Università di Udine, per contribuire concretamente allo sviluppo di questo vitigno e invogliare sempre più viticoltori a raccogliere la sfida del Pinot Nero, un vitigno difficile ma in grado di dare vita a vini unici, nordici e mediterranei allo stesso tempo”.

L’annuncio del progetto arriva subito dopo che le cantine della Rete hanno concluso la vendemmia del Pinot Nero, una vendemmia particolarmente positiva, che sembra promettere un’annata straordinaria. L’andamento meteorologico, infatti, è stato ottimo. La primavera è stata fresca ed il germogliamento, in ritardo di due settimane rispetto al 2017, presentava un’ottima uniformità così come il successivo sviluppo della vegetazione. L’estate calda ed alcune precipitazioni sopraggiunte al momento giusto hanno determinato un anticipo della maturazione delle uve che ha creato un ottimo bilanciamento tra l’accumulo zuccherino e l’acidità, generando una produzione generosa. L’elevata sanità delle uve verrà ricordata per lungo tempo e le aspettative per i vini sono entusiasmanti.

Rete di Impresa Pinot Nero FVG è un progetto che riunisce nove cantine che trovano nel Pinot Nero il loro comune denominatore: credono in questo vitigno come simbolo di una produzione d’eccellenza e di un intero territorio. Sono accomunate dalla ferma volontà di accrescere la notorietà del Pinot Nero, esaltando le peculiarità del territorio e promuovendo le diverse sottozone del Friuli che danno vita a questo vino. L’associazione racconta quindi la storia di nove realtà aziendali, con storie e caratteri differenti, nove espressioni diverse e complementari tra loro che rivelano la grande unicità del Pinot Nero in Friuli-Venezia Giulia.

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